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338 Lapua Magnum

Nel 1983 gli Stati Uniti d’America volevano creare una munizione in grado di ospitare un’ogiva di 250 grani, in calibro 338 ” e che avesse una velocità alla volata di almeno 900 metri al secondo.

Dopo molti tentativi ed esperimenti, nel 1987 nacque la munizione 338 Lapua Magnum oppure chiamata nella nomenclatura CIP 8,6 x 70 mm Magnum.

Il 338 Lapua Magnum è un derivato del calibro 416 Rigby, grazie al restringimento del colletto e ad una revisione parziale delle quote interne ed esterne.

Il 338 Lapua Magnum fu creato all’origine solo per utilizzo militare, principalmente in dotazione ai cecchini o ai tiratori scelti per il tiro a lunga distanza.

Dopo pochi anni dalla sua nascita, oltre all’impiego militare, ha trovato  utilizzo anche nel campo civile.

Calibro molto utilizzato per i tiri sportivi nelle apposite aree a lunga distanza, anche oltre i 300 metri.

Oltre all’utilizzo sportivo viene utilizzato pure per l’attività venatoria.

Questa formidabile munizione è in grado di abbattere quasi tutti i selvatici presenti sulla Terra.

Gli unici animali in grado di “sopportare” la potenza terminale di questa munizione sono: l’ippopotamo, il rinoceronte, l’elefante, il bufalo d’acqua e altri selvatici di questa grande mole.

Per questi tipi di abbattimenti è consigliabile accompagnare il 338 Lapua Magnum da un’altra arma di riserva, con un’energia terminale assai maggiore (500 Jeffery).

Il 338 L M sviluppa una pressione di 4200 bar.

Utilizzando munizioni commerciali dai 250 ai 300 grani, il passo di rigatura ideale per la propria arma è quello di 1 giro in  10″, con canne superiori ai 700 mm di lunghezza.

Se invece si utilizza un’arma con una canna inferiore ai 700 mm di lunghezza, il passo di rigatura dovrebbe essere di 1 giro in 9″.

Questa munizione ha un tiro utile di circa 1750 metri, con una velocità alla volata che varia dai 880 ai 915 metri al secondo (questo in base alla lunghezza della canna, al peso dell’ogiva e al tipo di polvere da sparo).

Le munizioni commerciali con un’ogiva di 250 grani riescono a sviluppare un’energia di circa 6.525 J alla volata.

Sul mercato troviamo scatole di munizioni da 10 colpi, principalmente con palle da 250 o 300 grani.

Quest’ultime possono essere Full Metal Jacket, semi-blindate a punta tenera o a punta cava con base rastremata.

Per chi pratica il ricaricamento può usufruire di ogive da 200, 225, 230, 250, 260 e 300 grani.

Munizioni Fiocchi in calibro 338 Lapua Magnum con ogiva hollow point boat tail da 250 grani.
Immagine di www.cacciapassione.com

Descrizione tecnica

  • Diametro del proiettile: 8,61 mm (338″)
  • Diametro del colletto: 9,46 mm
  • Diametro della spalla alla base: 13,82 mm
  • Angolo di spalla: 25°67″
  • Diametro della base del corpo: 14,91 mm
  • Diametro del fondello: 14,93 mm
  • Spessore del fondello: 1,52 mm
  • Lunghezza del bossolo: 69,20 mm
  • Lunghezza della munizione: 93,50 mm
Dettagli tecnici della munizione in millimetri.

Dati balistici

Questa tabella balistica ci fa capire come a 300 metri l’ogiva riesca ancora a sviluppare una enorme quantità di energia (J) con una traiettoria abbastanza lineare.

Immagine di www.cacciapassione.com

Libri consigliati

Vi voglio elencare alcuni libri che consiglio di leggere per approfondire meglio le varie tematiche riguardo la balistica, le armi da fuoco e la ricarica.

I libri sotto citati potete tranquillamente, se interessati, trovarli e acquistarli su Amazon tramite il link associato.

Compendio di balistica

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Tecnologia delle armi da fuoco portatili

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L’ABC della ricarica

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9 pensieri riguardo “338 Lapua Magnum

  • Bellissimo articolo per un calibro altrettanto interessante peccato in Italia esistano pochissimi posti per il tiro a lunga distanza

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  • peccato anche che questa cartuccia costi 7.€ al pezzo

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    • Davide Caliaro

      Vero anche questo, l’unica soluzione per spendere di meno è quella di ricaricare, sempre se si ha la possibilità.

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  • E’ un bellissimo calibro da sparare con l’arma giusta da una sensazione di estrema stabilità della traiettoria e di forza. Personalmente l’ho testato a 200m con un TRG 42A1 e 4 colpi hanno creato una rosata di 15mm . Ritengo che sia un calibro che necessita di una ricarica di tipo professionale con attenzione per il materiale impiegato e l’attrezzatura adeguata, tuttavia si può stimare che ricaricare il 338LM costi dai 2 ai 2,5 euro a cartuccia contro i 6,5-7,5 euro del costo delle cartucce nuove.
    Il freno di bocca indispensabile per questo calibro si dimostra estremamente efficace tale da ridurre il rinculo con sensazione inferiore a quella di un 308win

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    • Davide Caliaro

      Sono del tuo stesso parere, con una giusta ricarica si possono ottenere munizioni dalle grandi prestazioni.
      Oltre a questo, con il giusto allenamento e un’arma adatta, si possono ottenere grandi soddisfazioni e risultati strepitosi ben oltre i 300 metri.

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    • corretto giusto cosi! è ciò che spendo per ricaricare le mie attorno i 3 euro, sparo anch’io con un 338 LM TRG 42A1 canna da 51cm e freno ……impossibile sbagliare l’ogiva viaggia come un treno sul bersaglio tutti gli altri calibri sono interessanti ma caricare il 338 LM è piacevole ed è difficile rovinare i bossoli

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  • Sto aspettando che mi arrivi la carabina per poterlo provare. Ho la canna da 30″ con passo di rigatura 1:9″. Sono curioso di sentire la differenza visto che vengo da un 308.

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    • Davide Caliaro

      Fantastico! Sono certo che ti darà grandi soddisfazioni.

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