SelvaticiUngulati

Il daino

Nome in latino: Dama dama dama Linnaeus

 

Sistematica

 

DAINO

SUPERORDINE               Ungulati

ORDINE                             Artiodattili

SOTTORDINE                  Ruminanti

FAMIGLIA                         Cervidi

SOTTOFAMIGLIA           Cervini

GENERE                            Dama

SPECIE                               D. dama

SOTTOSPECIE                 D. d. dama


Il daino all’origine apparteneva ad una sottofamiglia di un tipico cervo cinese, caratterizzato dall’avere 3 cime per ogni palco.

Il primo daino (Dama sericus) è stato ritrovato in Cina nel tardo Pliocene, da qui si presuppone la nascita del genere Dama.

L’apparizione del daino in Europa risale circa a 700.000 anni fa.

Il daino di Clacton era completamente diverso dal daino che siamo abituati a vedere oggi.

Si presentava decisamente più grande, coi maschi che potevano raggiungere pesi dai 110 ai 150 kg e con un complesso palco.

Il daino di Clacton non ha sempre avuto una presenza costante nel nostro continente, questo a causa delle glaciazioni, che alla fine l’ hanno portato all’estinzione.

Tra i 600.000 e i 150.000 anni fa, L’estinzione della specie Dama clactoniana a lasciato il posto alla specie più moderna Dama dama.

Nel corso dei secoli, la specie è stata più volte reintrodotta nel vecchio continente da parte dell’uomo, sia per scopo venatorio, che per le fughe dalle tenute aristocratiche dove essi venivano allevati.

Il daino attualmente lo troviamo un po’ in tutto il mondo e possiamo trovare popolazioni alloctone perfettamente adattate in  Siberia, Stati Uniti, Argentina, Australia, Nuova Zelanda, Figi, Hawaii, Sudafrica e Canada.

In Europa si contano la presenza di 150.000 esemplari e le popolazione più numerose si trovano in Gran Bretagna e Germania.

Il daino presenta dimensioni intermedie tra capriolo e cervo.

L’animale è dotato di una coda lunga anche oltre i 20 cm e con un disegno di un’ancora rovesciata sullo specchio anale, rendendolo così inconfondibile.

Il verso del daino è il bramito, anche se ascoltandolo sembrerebbe più ad una sorta di “rutto”, che effettua durante il periodo degli amori.

Il daino, se in buono stato di salute e nutrimento, può arrivare a sopravvivere fino all’età di 15-17 anni.


Principali dati biometrici

Il daino presenta il garrese leggermente più alto della groppa (morfologia da corridore) ed un inconfondibile trofeo con espansione a “pala”.

Immagine di www.ecodisavona.it

Da notare l’inconfondibile disegno dell’ancora rovesciata presente sullo specchio anale.


Il mantello

Il daino effettua 2 mute durante il corso dell’anno.

La muta estiva si verifica tra aprile e giugno, mentre quella invernale si effettua tra settembre e novembre.

I primi a mutare sono i giovani, seguono poi gli adulti ed infine gli anziani, assieme alle femmine gravide o in lattazione.

La sequenza di muta si sviluppa dalla testa e dal collo, per poi passare alle zampe ed infine ai fianchi.

Il mantello del daino presenta una colorazione molto varia e si può distinguere in:

  1.   porcellanato (di color bianco latte completo, si presenta completamente bianco),
  2.   melanico (di color nero focato),
  3.   pomellato (la forma più comune di color marrone scuro sul dorso, marrone più chiaro costellato di macchie bianche sui fianchi e bianco nella pancia)
  4.   isabellini (di color nocciola chiaro).

Esistono anche rarissimi casi di albinismo completo o parziale, sono riconoscibili dai porcellanati per la colorazione delle mucose rosee e dagli occhi rossi.

 

 

Daino dal mantello in forma pomellata.
Immagine di www.juzaphoto.com

 

Daino dal mantello in forma melanica.
Immagine di www.juzaphoto.com

 

Daino dal mantello in forma bianca o porcellanato.
Immagine di pixabay.com

Il palco

I palchi sono portati solo ed esclusivamente dai maschi.

I palchi sono costituiti dai 2 stanghe ossee, che l’animale sviluppa e perde ogni anno.

I meccanismi fisiologici sono identici a quelli del cervo e de capriolo.

Sempre come gli altri cervidi, la forma e le dimensioni variano in base allo stato di salute dell’animale e a il nutrimento di cui è a disposizione.

L’immagine sovrastante rappresenta una stanga del palco del daino.

Come si può notare alla base della stanga abbiamo sempre la rosa, che è attaccata allo stelo del cranio fino a che l’animale non perde i palchi.

Appena sopra abbiamo l’oculare, poi il mediano ed infine la pala.

Nella parte posteriore bassa della pala, si trova la spina.

La pala è costituita principalmente da 3 punte, che si sono palmate tra di loro.

Sui palchi, man mano che l’animale cresce, si possono notare sempre di più i solchi e le perle.


Il ciclo dei palchi

A partire da 9° e 10° mese di età, che corrisponde ai mesi di marzo e aprile dell’anno successivo, i maschi cominciano a sviluppare gli abbozzi.

Il prima palco è privo di rose e a forma di fuso (da qui il nome di fusoni), che verrà pulito a agosto-settembre e “gettato” a fine maggio-giugno dell’anno successivo.

Daino con trofeo a fusone.

 

La caduta dei palchi, da qui in poi si effettuerà da metà aprile a tutto maggio ed anche inizio di giugno.

Di norma, gettano prima i palchi gli esemplari anziani e quelli sani.

Sviluppo del 1° palco.

Poi, nel giro di pochi giorni dopo la caduta del palco, inizia la crescita del nuovo trofeo, che nel giro di 4 mesi sarà già completato.

La pulitura del trofeo verrà effettuata nei mesi di agosto e inizio settembre.

Il palco osseo permarrà sulla testa dell’animale fino ad aprile-maggio, dove dopodiché verranno gettati nuovamente.

 

Sviluppo dei palchi ed età.

Ubicazione

Il daino è una specie assai adattabile, in grado di colonizzare vari ambienti.

Principalmente lo troviamo in boschi misti di latifoglie ad alto fusto, alternati da radure.

questo selvatico ha sviluppato un range altitudinale dal livello del mare fino alla media montagna.

Preferisce luoghi dove ci sia una scarsa pendenza, uno scarso innevamento durante l’inverno e una buona copertura boscosa.

In genere predilige la macchia mediterranea, le pinete litorali, i querceti collinari ecc..

L’acqua non è un fattore limitante per il daino, difatti riesce a tollerare una moderata aridità.

Questo animale ha un comportamento alquanto tranquillo e calmo, in effetti il suo home-range va dai 200 ai 300 ettari.

Nel 2005 la popolazione di daini in Italia era stimata in almeno 21.000 esemplari.


Alimentazione 

Il daino è un erbivoro ruminante, comportandosi da pascolatore intermedio, alternando brucatura e pascolo.

I ritmi giornalieri di attività alimentare si hanno principalmente all’alba e al tramonto.

Il fabbisogno giornaliero corrisponde circa al 10% della sua massa, ovvero a 2170 Kcal circa.

Questo selvatico ha una notevole adattabilità alimentare, è in grado di usufruire di molte varietà di vegetali a seconda della loro disponibilità locale e stagionale.

Immagine di www.regione.toscana.it

Classi d’età e riconoscimento

 

 


Riconoscimento dei sessi

Nei maschi si può ben notare l’evidenza del “pennello”, la grossezza del collo e la vistosità del “pomo d’Adamo”.

Questi caratteri diventano ancora più evidenti nel periodo degli amori.

Le dimensioni sono un fattore molto importante , dato che il maschio si presenta più grosso e massiccio della femmina.

I maschi, per gran parte della durata dell’anno, presentano i palchi.

Come per il cervo e il capriolo, si può notare la differenza dei sessi durante l’orinazione.

La femmina si accovaccia vistosamente, mentre il maschio abbassa solo di poco il posteriore.


Ciclo vitale e biologia riproduttiva

I maschi di daino sono poligami.

La stagione degli amori si sviluppa principalmente nel mese di ottobre.

Le femmine in questo mese si spostano nelle arene, trattenendosi in quella dove più le aggrada, accoppiandosi con il maschio prescelto.

la gestazione dura dai 230 ai 240 giorni.

Le femmine, da ottobre fino a metà marzo, si raggruppano tra di loro, assieme ai piccoli ed alcuni giovani maschi.

Da metà aprile a metà maggio, abbiamo il disgregamento dei gruppi invernali.

Le femmine, da metà maggio a metà giugno, saranno isolate e occupate a partorire.

Le femmine partoriscono soltanto un piccolo, i parti gemellari sono rari.

Successivamente, fino a settembre, le femmine si riuniranno al branco, occupandosi dei loro piccoli.

I maschi, finito il periodo degli amori, diventano indifferenti passando il loro tempo a recuperare le energie perdute, fino a dicembre.

Da dicembre ad aprile, i maschi, tendono ad aggregarsi tra di loro in gran numero senza alcuna differenza di classe, eccetto a quella 0.

Da aprile a settembre, i grandi gruppi di maschi si sciolgono, per formare piccoli raggruppamenti di soli maschi coetanei, fino al prossimo periodo degli amori.

La superfice dei quartieri del daino varia dai 200 ai 300 ettari.

Il sex ratio è di 1 : 1,07 (1 maschio : 1,07 femmine).


Formula dentaria e dentizione 

 

Stadi della dentizione

A 5-6 mesi si ha l’eruzione del 1° molare.

All’età di  12 mesi si ha l’eruzione del 2° molare.

A 24 mesi si ha l’eruzione del 3° molare.

Allo stesso tempo si effettua la sostituzione dei premolari da latte, che si completa a 26 mesi.

Il 3° premolare da latte (tricuspide) viene sostituito da quello definitivo (bicuspide) all’età di 19-22 mesi.

 

Grado di usura dei denti

Oltre i 2 anni, l’età può essere stimata approssimativamente grazie all’usura dei molari.

I denti si consumano a partire dal 1° molare e dall’esterno verso l’interno.

 

Se vi interessa approfondire le varie caratteristiche degli altri ungulati presenti sul nostro territorio, vi consiglio questo ottimo libro, molto utile per prepararsi al meglio per l’esame di accompagnatore esperto.

https://amzn.to/3LfE8fd

2 pensieri riguardo “Il daino

  • essenziale chiaro e conciso.
    Eccellente .
    Mi preparerò per gli esami di selezione al daino anche con il vostro testo.

    Rispondi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *